Cari coniglietti pasquali, benvenuti su questi lidi virtuali dedicati alla natura di aprile!
Iniziamo con il fiore del Loropelatum chinense, che, con i suoi petali fucsia un po' riccioluti, quasi scapestrati, ha il grande pregio di farmi sentire un po' meno spettinata XD È una pianta che ho scoperto da poco, e che ha dei fiori decisamente particolari che non sfigurerebbe in qualche scenografia fantascientifica.
Questo piccolino invece, è il bocciolo di un Papavero, presenza consolidata dei nostri prati, che durante la bella stagione vengono colorati dai suoi fiori rossi. Da piccola mi era stato insegnato un gioco che consisteva nel prendere un bocciolo ancora chiuso, e indovinare se i suoi petali interni sarebbero stati "frati" o "monache", ovvero, rispettivamente, rossi o bianchi. Ho capito tempo dopo che non ci volevano capacità predittive particolari: i boccioli più piccoli erano sempre monache, mentre e quelli più grandi, pronti per schiudersi, frati.
Le foglie della Peverina sono ricoperte di una leggerissima peluria che le rende morbidissime, e ha dei fiorellini bianchi tanto graziosi quanto piccoli (all'incirca come una moneta da 1 centesimo). Il suo nome generico discende «dal greco 'keras' (corno), a causa della forma allungata delle capsule»¹.
L'Anemone Epatica porta come nome comune anche quello di Erba Trinità, affibbiatole in epoca medievale perché collegata simbolicamente, in talune diocesi europee, alla natura del dio cristiano. Ben differente è un altro significato attribuito a questi fiori, che li accosta ai morti e alla caducità dell'esistenza umana, a causa del fatto che i suoi petali dalle tinte azzurro-violacee sono estremamente fragili, e anche un poco di brezza può reciderli².
Concludiamo in bellezza con una Camelia, che figura senza dubbio alcuno tra i miei fiori preferiti. La modella che ha posato per questo scatto è rosa, ma ne esistono anche di bianche, rosse e screziate, che trovo veramente splendide.
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