Il 2018 per me è stato un anno ricco di fantastici matrimoni, alcuni dei quali svoltisi in periodi "non convenzionali", ovvero non durante la stagione calda. È stato questo anche il caso di Irene e Davide, sposatisi a inizio ottobre, durante una mattina di pioggia leggera, nebbia e schiarite.
La preparazione di Irene è avvenuta nel bellissimo salone della casa del nonno, un edificio imponente e affascinante dal sapore storico, che ben contrastava con il clima informale che si respirava in quei momenti, pieni di risate e gag buffe.
Del medesimo tono è stata anche la preparazione dello sposo, insieme alla sua famiglia e gli amici di una vita, sebbene condita da un tocco finale di spericolatezza che non guasta mai (oppure no? XD): i tentativi fatti per replicare la copertina di Abbey Road dei Beatles sulle strisce pedonali, non sono stati proprio una passeggiata, ecco. Comunque, siamo qui a raccontarlo per cui...
Ad accogliere Davide in maniera calorosa ci ha pensato il loro adorabile bimbo, Colin, che ha abbracciato forte il papà come se non lo vedesse da una vita. Come di consueto, il resto degli invitati ha aspettato l'arrivo di Irene nella parrocchia, tranne Colin, rimasto sulla porta assieme alla zia a soffiar via le nuvole per fare arrivare la mamma senza pioggia; una scena che ammetto ha fatto commuovere anche me.
La torta è stata tagliata al crepuscolo, mentre una piacevole arietta diffondeva il fresco profumo di erba bagnata e di bosco, ma la magia del momento è durata ben poco, trasformata in uno scroscio di risate fragorose quando i due novelli sposi si sono lanciati reciprocamente in faccia una bella fetta di dolce (sotto lo sguardo spaventato di Colin, che invece è rimasto parecchio turbato...).
A seguire, i cori da stadio in onore di nonna Silvana e una playlist dei Guns N' Roses suonata a tutta palla, hanno dato il giusto sottofondo a una festa goliardica e sopra le righe.
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